Su questo sito avevamo scritto dell’importanza dell’equilibrio fra i fattori VES (valore espositivo) e VEM (valore emozionale), prendendo come riferimento un settore bellezza con una superficie dedicata di 45 mq. Il VES aveva come indice di riferimento 7, massima esposizione possibile con pareti laterali ed espositori a centro locale a double-face con la stessa capacità ricettiva dei paretali.
Prima però di analizzare la consistenza del settore bellezza è prioritaria una domanda. Dove si colloca il settore bellezza nei locali farmacia? Esistono regole che definiscono con chiarezza la sua collocazione nello spazio adibito alla vendita? La nostra risposta è no.
Spesso le caratteristiche strutturali degli ambienti sono tali che una posizione preferibile in via ipotetica non può essere realizzata perché mancano le condizioni. Facciamo un esempio pratico.
In linea teorica il settore etico, che rimane il reparto trainante di tutta la farmacia, è posizionato nel punto più distante e diametralmente opposto a quello dell’ingresso, per costringere il cliente a percorrere il tratto più lungo espositivo possibile. Lungo il percorso od i percorsi (andata e ritorno) se la farmacia dispone di una entrata ed una uscita le zone assumono importanza economica differente. Aree calde, più redditizie in contrapposizione a quelle fredde, economicamente più critiche.
L’esempio tipo prevede un ingresso decentrato a destra rispetto al fronte stradale, un percorso anti orario del cliente, il reparto bellezza posizionato nelle vicinanze dell’ingresso presieduto da un operatore ed una serie di servizi.
Altri settori quali il naturale ed il paido-sanitario presidiano altre zone. Il cliente entrando viene attratto dal settore bellezza, dispone di tempo e soldi (non ha ancora fatto la fila all’etico e non ha ancora speso). Ma il discorso cambia se la superficie è superiore o dislocata in maniera differente. Allora si può pensare ad un ingresso centrale con ingresso ed uscita e percorso del pubblico rotatorio a 360°.
Ma ci sono ancora altre variabili. Prendiamo come esempio un Autogrill sull’autostrada. Il cliente entra attraverso barriere che controllano gli accessi, che sono unidirezionali. Subito ha la cassa per pagare ciò per cui è entrato, la consumazione al banco (etico). A destra ha un grande spazio dove può consumare da seduto, con giornali e consumazione a selfservice (settore bellezza con servizi satelliti). Quando ha consumato percorre le zone a selfservice, prima alimentari (natura, celiachia) poi giochi, musica, igiene (paido, sanitari, igiene) fino all’uscita. In questo caso prima si soddisfa il motivo primario per cui si è entrati (caffè, ovvero farmaco) e poi ad acquisto effettuato si viene tentati dai prodotti in libera vendita. Concetto opposto al precedente, ma come si è visto altrettanto valido.
Man mano che le superfici aumentano, cambiano i percorsi e lo spazio da riservare ai servizi satelliti, sempre più numerosi. Nel settore bellezza pensiamo ad un angolo per il makeup, salette per trattamenti estetici viso e corpo, fino a zone wellness vere e proprie. Gli operatori necessitano di banchi di riferimento, per dare un consiglio, per ascoltare un problema. Lo spazio di relazione abbisogna di confort con zone attesa ed atmosfere appropriate.
Ritorniamo al ns. spazio investito nel settore bellezza. A seconda del percorso che farà il cliente, premesso, come sul quadrante dell’orologio, che l’etico sia posizionato alle ore 12 e l’ingresso sia alle ore 6, il settore cosmetico sarà posizionato alle ore 3. Se usiamo un VES 7 il percorso del pubblico sarà fluido attraverso percorsi a corridoio, come nei duty free agli aeroporti. Non ci sono servizi satelliti, non c’è presenza fissa dell’operatore. Servono spazi lunghi piuttosto che larghi.
Il discorso cambia se si decide di supportare il settore con la presenza fissa di uno o più operatori in appoggio ad una serie di servizi. In questo caso sarà lo spazio fisico del locale a influenzare la scelta della sua ubicazione e quindi tutto il layout della farmacia verrà adattato di conseguenza. Spazi larghi piuttosto che lunghi. Il settore potrebbe quindi essere collocato alle ore 9 invertendo il senso rotatorio di ingresso e percorso. Quindi ingresso alle ore 6 ma svoltando verso sinistra con rotazione oraria.
La struttura di un settore bellezza è composta principalmente da 3 componenti. Il banco, gli espositori, le aree di servizio. Li vedremo nei prossimi numeri, analizzando in dettaglio il VES di ogni diverso espositore.